Il 18 dicembre si commemora la strage di Torino del 1922, una serie di crudeli omicidi commessi dalle squadre fasciste di Piero Brandimarte in una feroce caccia all’uomo in tutta la città. Le vittime furono 11 e 20 circa i feriti, oltre la distruzione della Camera del lavoro, del Circolo anarchico dei ferrovieri, delle sedi de “L’Ordine Nuovo” e del Circolo Carlo Marx.

 

Così il fascismo operava e così si aprivano gli anni della dittatura, per cui giustamente Matteotti disse:

 

“Il fascismo non è un’opinione, è un crimine”.

 

Ricordare gli orrori ci insegna a non trascurare il riaffiorare di richiami a quell’epoca, l’emergere di slogan, simboli, linguaggi e comportamenti che evocano il fascismo.

Ricordare la dittatura, le violenze, le leggi razziali, gli orrori rende evidente che è l’antifascismo la fonte della democrazia.

 

Il 18 dicembre alle ore 10 in piazza XVIII dicembre, che nel nome ricorda quella strage, la Città, i Sindacati gli antifascisti ricordano la ferocia fascista e la Resistenza che ci ha liberati dalla barbarie.

In questo momento di confusione, di rigurgiti neofascisti, di odi e intolleranze e razzismi è importante esserci a testimoniare la nostra scelta antifascista per la democrazia e per quel frutto straordinario della lotta Partigiana che è la Costituzione italiana.

 

La Presidenza ANPI Provinciale di Torino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *